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Rimanere vittima di una truffa finanziaria può essere un vero e proprio salasso per i nostri risparmi.

Al giorno d’oggi purtroppo sono assai frequenti, soprattutto a causa della disinformazione su questa tematica e della capacità delle organizzazioni truffaldine di trarre in inganno i risparmiatori.

È facile cadere in tentazione di fronte alle promesse di facili guadagni, ma in realtà si finisce solamente per cadere nelle grinfie di sistemi nocivi e di truffatori che, dopo qualche mese, scompaiono con tutta la somma di denaro investita incautamente dai propri clienti.

Inoltre, si rimane anche senza nessuna certezza di poter riavere quanto investito. Certo, si può e si deve denunciare il truffatore in questione e richiedere un risarcimento… ma non è per nulla facile recuperare ciò che si è perso e a volte potrebbe volerci veramente tanto tempo.

È praticamente impossibile riuscire stimare a quanto ammonta finora la cifra sparita dai conti dei risparmiatori.

Secondo la Consob, il fenomeno dei raggiri dei broker truffaldini, che sta colpendo le diverse fasce della popolazione italiana, ha assunto una vera e proprio importanza sociale.

Fenomeno che ha avuto una crescita a dismisura anche via web, a causa soprattutto del Lockdown, con gli italiani a casa spesso e volentieri davanti ad un computer o telefono, raggirati da promesse mirabolanti e persuasive.

Sistemi che danneggiano l’economia ed i risparmiatori

Le truffe finanziarie più pericolose, che sono anche le più ricorrenti, usano quasi sempre le stesse modalità.

Sono schemi collaudati da tempo e anche parecchio conosciuti che però, grazie ad internet soprattutto, sembrano aver trovato una nuova linfa e sempre nuovi modi per mascherarsi ed ingannare così tantissime persone.

Per fare un esempio concreto, sicuramente la tipologia di truffa finanziaria più frequente utilizza uno “schema piramidale” detto anche “schema Ponzi”. Nome preso dal suo ideatore statunitense agli inizi del ‘900.

Come funziona? Per definire lo schema Ponzi in poche parole possiamo dire che chi entra per primo nel sistema, otterrà ritorni economici a spese dei successivi investitori.

Vengono promessi interessi molto alti, pagati a chi investe con il denaro portato dai nuovi soggetti che entrano successivamente a far parte dello schema.

Questo sistema funziona fino a quando c’è una elevata capacità di portare nuovi partecipanti all’interno del sistema. Una volta che essa diminuisce, il nuovo denaro in entrata non basterà a coprire gli interessi promessi a quelli che sono entrati prima nello schema, di conseguenza il circuito si blocca e manifesta tutta la sua natura di truffa bella e buona.

Questo è solo uno dei tanti metodi usati dai truffatori, ci sono tanti modi con cui si può essere raggirati.

schema ponzi truffa

Un esempio recente

Negli ultimi mesi, Antonio Conte non ha passato di certo un bel periodo dal punto di vista finanziario.

Secondo la stampa britannica, il celebre allenatore di calcio sarebbe rimasto vittima di una grossa truffa finanziaria.

La truffa è stata architettata da un noto investitore italiano con base operativa a Londra, a cui Antonio Conte aveva affidato i propri risparmi per un investimento a breve termine. Risparmi che starebbe rischiando seriamente di perdere.

Andando più nei dettagli, diversi organi di stampa hanno spiegato che il “fattaccio” risale al periodo in cui Conte allenava in Inghilterra. Conte avrebbe affidato ad una società del broker italiano una somma intorno ai 30 milioni di euro da investire nel fondo Kidman, fondo garantito e legato ad HSBC. Quest’ultimo è uno dei maggiori gruppi bancari al mondo ed è il primo in Europa per capitalizzazione.

I documenti che il broker italiano ha mostrato all’allenatore e ad altri investitori truffati come lui si sono rivelati essere non autentici e il gruppo bancario non ha nulla a che fare con il fondo di investimenti in questione.

A Conte e alle altre persone coinvolte nella storia, sarebbe stato promesso e garantito un rendimento oltre ai 33 milioni di euro, cosa che al momento del versamento ovviamente non è avvenuta.

In seguito, le persone coinvolte nella truffa hanno inviato un’ingiunzione di pagamento al broker italiano, cercando così di recuperare almeno la somma inizialmente investite. Chissà come andrà a finire…

Conclusioni

Quella delle truffe finanziarie purtroppo è una realtà ben evidente e difficile da contrastare. Per un risparmiatore che vuole semplicemente preservare il proprio futuro e raggiungere determinati obiettivi, non è assolutamente facile decidere come investire i propri soldi.

Un consiglio che posso darvi è quello di affidarvi ad un Consulente Finanziario iscritto all’OCF. L’OCF (Organismo di vigilanza e tenuta dell’albo unico dei Consulenti Finanziari) è l’Organismo preposto alla tenuta dell’Albo unico dei consulenti finanziari. In questo modo avrete la tranquillità che vi state affidando ad un professionista serio e ad un organismo serio.

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