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COME RECUPERARE LE MINUSVALENZE CON I BTP ED I CERTIFICATES?

Minusvalenze: come recuperarle con i BTP e i certificates. Vediamolo in questo articolo. Le minusvalenze sono una componente importante dell’investimento e possono avere un impatto significativo sulla gestione del portafoglio. Queste rappresentano la differenza tra il prezzo di acquisto di un’attività e il suo valore attuale di mercato e si verificano quando il loro valore diminuisce rispetto al suo prezzo d’acquisto.

minusvalenze

COME FUNZIONA IL MECCANISMO FISCALE DELL’ACQUISTO DI PRODOTTI FINANZIARI

Quando si acquistano prodotti finanziari, viene aperto un dossier titoli che può contenere diversi tipi di investimento, come ad esempio azioni, obbligazioni, fondi comuni di investimento e gestione patrimoniale. Solitamente, la banca o la Società di intermediazione mobiliare (SIM) presso la quale viene aperto il dossier titoli applica il regime fiscale amministrato; ciò significa che diventa essa stessa sostituto di imposta. In questo modo la dichiarazione dei redditi individuale del singolo investitore non include gli investimenti effettuati.

È importante ricordare che le plusvalenze, ovvero i guadagni derivanti dai prodotti finanziari, sono soggetti a una tassazione del 26%. Tuttavia, i titoli di stato e gli organismi sovranazionali sono tassati solo al 12,50%. Per quanto riguarda le minusvalenze, esse non sono tassate, ma diventano un credito fiscale da utilizzare immediatamente o entro 4 anni dalla scadenza o dalla vendita del prodotto finanziario.

Le minusvalenze possono essere causate da una varietà di fattori, tra cui le condizioni di mercato sfavorevoli, la performance del settore, le fluttuazioni valutarie e la situazione finanziaria dell’azienda. Anche investimenti sbagliati o la mancanza di comprensione del mercato possono rientrare nelle possibili cause.

MINUSVALENZE: COME SI GENERANO?

Le minuvalenze, rappresentano una diminuzione di valore di un’attività o di un investimento.

Il meccanismo delle minusvalenze si attiva quando un investitore decide di vendere un’attività o un investimento a un prezzo inferiore rispetto al prezzo di acquisto. In questo caso, la differenza tra il prezzo di acquisto e il prezzo di vendita rappresenta la minusvalenza.

Ad esempio, se un investitore ha acquistato delle azioni di una società a 10 euro l’una e decide di venderle a 8 euro l’una, la differenza di 2 euro rappresenta la minusvalenza.

 Le minusvalenze possono essere generate anche da altri strumenti, quali azioni, obbligazioni, ETC, opzioni e futures

STRUMENTI CHE GENERANO LE MINUSVALENZE

AZIONI

Le azioni rappresentano una quota di proprietà in una società. Quando si acquista una o più azioni, si diventa proprietari di una piccola parte dell’azienda, e si ha il diritto di partecipare alle decisioni importanti che riguardano la società stessa.

Il valore di una azione è determinato dalla domanda e dall’offerta presenti sul mercato.

OBBLIGAZIONI

Le obbligazioni sono emesse da aziende o governi per raccogliere capitali a medio e lungo termine. Acquistare un’obbligazione significa prestare denaro all’emittente, il quale si impegna a restituire il capitale alla scadenza, oltre a pagare un tasso di interesse periodico, detto cedola, durante il periodo di detenzione.

Le obbligazioni sono molto utilizzate dai risparmiatori per diversificare il proprio portafoglio, poiché offrono un tasso di interesse superiore ai depositi bancari e un rischio inferiore rispetto alle azioni.

ETC

Gli ETC (Exchange Traded Commodities) consentono di investire in materie prime come l’oro, l’argento, il petrolio e molti altri.

A differenza degli ETF (Exchange Traded Fund), gli ETC non rappresentano un paniere di azioni o di obbligazioni, ma sono direttamente collegati al prezzo delle materie prime sottostanti. Gli ETC vengono emessi da istituzioni finanziarie e negoziati sulle borse valori come le normali azioni.

Possono essere acquistati e venduti in qualsiasi momento della giornata di negoziazione, proprio come le azioni.

OPZIONI E FUTURES

Le opzioni e i futures sono molto utilizzati dagli investitori per coprire il rischio e cercare di ottenere un profitto dalle fluttuazioni dei mercati.

Le opzioni sono contratti tra due parti, l’acquirente e il venditore, che concedono all’acquirente il diritto, ma non l’obbligo, di acquistare o vendere un’attività sottostante ad un prezzo prestabilito, chiamato prezzo di esercizio, entro una data specifica o scadenza del contratto. L’acquirente paga una tassa chiamata premio per avere questo diritto.

I futures, invece, sono contratti standardizzati negoziati in borsa che obbligano l’acquirente a comprare o vendere un’attività sottostante ad un prezzo stabilito in una data futura. Il venditore è obbligato a consegnare o ricevere l’attività sottostante al prezzo stabilito. A differenza delle opzioni, non c’è il pagamento di un premio, ma i futures richiedono il deposito di una somma di denaro chiamata margine, che copre eventuali perdite.

Entrambi gli strumenti hanno rischi e opportunità.

MINUSVALENZE: COME RECUPERARLE CON I BTP E I CERTIFICATES

STRUMENTI FINANZIARI PER RECUPERARE LE MINUSVALENZE

Quando si verifica una minusvalenza, nasce un credito fiscale recuperabile entro i 4 anni successivi.

Ma prima di vedere come si possono recuperare vediamo come funzionano a livello tributario.

Come funzionano le minusvalenze a livello fiscale

Quando viene aperto un dossier titoli presso una banca o una Società di intermediazione mobiliare (SIM), la stessa emette un documento che riepiloga la posizione fiscale dell’investitore.

Questo documento funziona come una sorta di CUD e contiene un elenco di tutte le operazioni effettuate dall’investitore in prodotti finanziari, comprese sia le plusvalenze che le minusvalenze attribuite a ciascun prodotto.

Se un prodotto finanziario produce un guadagno, questo viene automaticamente tassato; se invece si verifica una perdita, ovvero una minusvalenza, questa viene accantonata nello zainetto fiscale e può essere recuperata prima di scadere.

Le plusvalenze, ovvero i guadagni futuri, possono gradualmente ridurre e azzerare lo zainetto fiscale.

Tutti gli strumenti finanziari consentono il loro recupero?

Qualunque strumento finanziario produce le minusvalenze, ma il fisco italiano permette il loro recupero  solo attraverso alcuni strumenti, ovvero quelli che generano “redditi diversi” e non “redditi da capitale“.

Quali strumenti generano “redditi diversi”?

Questi strumenti sono: azioni, obbligazioni, ETC, Certificates, strumenti derivati come opzioni e futures.

In particolare,  BTP e certificates permettono il recupero delle minusvalenze.

Vediamoli nel dettaglio.

I BTP, ovvero i Buoni del Tesoro Poliennali, sono titoli di stato emessi dal Ministero dell’Economia e delle Finanze che consentono di investire in prodotti finanziari a medio-lungo termine, garantendo allo stesso tempo una certa stabilità e sicurezza dell’investimento.

Ma come è possibile recuperare le minusvalenze con l’acquisto di BTP?

L’acquisto di BTP può essere una strategia utile per recuperare le minusvalenze.

I BTP sono titoli di Stato emessi dal governo italiano che offrono un tasso di interesse fisso. Ciò significa che, se acquisti un BTP e lo mantieni fino alla scadenza, otterrai un rendimento fisso garantito. Inoltre, i BTP sono considerati un investimento sicuro perché sono garantiti dallo Stato italiano.

Come puoi acquistare i BTP?

Acquistare BTP può essere una scelta strategica per diversificare il tuo portafoglio e ridurre il rischio complessivo degli investimenti. Se hai subito una minusvalenza da un altro investimento, l’acquisto di BTP può aiutare a ridurre il rischio di ulteriori perdite.

I BTP, inoltre, possono essere acquistati a un prezzo scontato rispetto al loro valore nominale. Ciò significa che, se acquisti un BTP a un prezzo inferiore al valore nominale, potresti ottenere un guadagno quando lo vendi in futuro al valore nominale

I BTP, inoltre,  possono essere un’opzione per recuperare le minusvalenze a breve termine. Ad esempio, se hai subito una minusvalenza da un’altra obbligazione e devi vendere quel titolo per motivi finanziari, potresti acquistare un BTP come alternativa sicura. In questo modo, puoi proteggere il tuo portafoglio mentre aspetti un’opportunità migliore per reinvestire i tuoi soldi.

CERTIFICATES

I certificates possono generare redditi diversi, sia attraverso plusvalenze che minusvalenze. Per questo motivo, sono considerati strumenti fisicamente efficienti. A tal fine, gli ultimi mesi dell’anno sono caratterizzati da un’ampia offerta di certificates maxi cedola, che offrono un’alta cedola distribuita di solito pochi mesi dopo l’emissione, per permettere di recuperare le minusvalenze pregresse.

Tuttavia, è importante notare che le banche possono applicare diverse metodologie di compensazione ai coupon dei Certificates. Alcuni istituti finanziari consentono la compensazione immediata delle minusvalenze presenti nello zainetto fiscale, decurtando immediatamente il controvalore delle cedole incassate. Altri istituti, invece, non permettono una compensazione immediata tra minusvalenze e plusvalenze generate dalle cedole, ma solo alla scadenza del certificate o al momento della sua vendita. Ciò perché la tassazione è imposta sui proventi solo quando questi possono essere considerati definitivi, ovvero per scadenza naturale o anticipata o per vendita del certificate. In questo caso, se alla scadenza o alla vendita si è ottenuto un effettivo guadagno di capitale, allora è prevista la compensazione della minusvalenza, altrimenti no. Tuttavia, le banche che non consentono la compensazione allo stacco di una maxi-cedola, abbassano il prezzo di carico del certificate in modo tale da non far registrare una minusvalenza.

La differenza di trattamento fiscale non dipende tanto da valutazioni fiscali approfondite, ma dalle diverse sfumature presenti nei software utilizzati dalle banche. Infatti, i due principali software utilizzati sono stati entrambi approvati da Banca d’Italia, ma trattano la questione con sfumature diverse, il che può fare una grande differenza per l’investitore finale.

MINUSVALENZE: COME RECUPERARLE CON I BTP E I CERTIFICATES

Come recuperarle le minusvalenze con i certificates?

 

Uno dei vantaggi dei certificates è che possono essere utilizzati per recuperare le minusvalenze; ciò è possibile grazie alla possibilità di acquistare certificates. Questi offrono una leva finanziaria positiva o un prezzo di esercizio inferiore rispetto al prezzo di mercato dell’attivo sottostante.

Ad esempio, se hai acquistato un’azione a 100 euro e il suo valore scende a 80 euro, hai subito una minusvalenza del 20%. Se decidi di acquistare un certificate che offre una leva finanziaria del 2,5%, potresti guadagnare il 50% sull’investimento quando il valore dell’azione torna a 100 euro.

Inoltre, i certificates possono essere utilizzati per proteggere il tuo portafoglio dagli effetti negativi delle minusvalenze.

Oltre ai certificate tradizionali, esistono anche quelli con cedole periodiche; sono una variante dei certificates tradizionali, che prevedono il pagamento di una cedola periodica, simile a quella delle obbligazioni, durante la durata del certificato. La cedola è solitamente espressa come un tasso percentuale fisso.

CERTIFICATES CON CEDOLE PERIODICHE: COSA SONO?

Il pagamento delle cedole periodiche può fornire agli investitori un flusso di reddito costante e regolare, che può essere utilizzato per finanziare spese varie.

In generale, gli investitori devono essere consapevoli dei rischi e delle opportunità di questi strumenti finanziari prima di utilizzarli.

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